Sua Signoria è stato il primo progetto enologico nel nuovo corso della nostra cantina.
Partiamo da un vitigno autoctono che si sta riscoprendo, il Trebbiano Spoletino, e cerchiamo sin da subito la sua declinazione elegante, quella che di solito si attribuisce ai grandi vitigini internazionali come Chardonnay o Sauvignon.
Con l’aiuto del nostro enologo, iniziamo a confrontarci e scegliere una strada nostra, senza guardare cosa le altre cantine hanno prodotto perché l’obiettivo principale era l’identità, ma era anche la freschezza e l’eleganza nel bicchiere per creare un vino gastronomico, pronto oggi ma che può resistere anche a chi se lo dimentica per qualche anno in garage o in cantina.
“Sai abbiamo appassito del Trebbiano per farci un passito, ma potremmo anche provare a metterlo insieme alla parte vinificata in bianca”, così esce Andrea Bernardini il nostro enologo alla prima riunione di prodotto, e dopo un batter d’occhio la prova era già fatta, e ci ha da subito incantato.
Così il 18 gennaio 2021, è nata la prima annata, la 2020. Nelle annate successive abbiamo deciso che l’uva fosse meglio farla appassire in pianta, anziché in cantina, per sfruttare l’escursione termica ed il vento che la natura ci offriva.
Grazie a questo accorgimento ed alcune (noiose) migliorie nel processo di fermentazione, abbiamo forgiato l’anima del Sua Signoria, un Trebbiano (NON Spoletino) che ogni anno ci appassiona.
Ti stai chiedendo come mai in etichetta non trovi Trebbiano Spoletino DOC, ma Umbria Bianco IGP?
Questione di disciplinare: il vigneto di varietà Trebbiano Spoletino si trova all’interno del territorio di produzione della DOC, nel comune di Montefalco. La cantina, 200mt in linea d’aria, si trova nel comune di Bevagna, e quindi fuori dalla zona di produzione.
All’annata 2021 i primi riconoscimenti della critica, grazie al premio TreBicchieri del Gambero Rosso, che viene anche confermato con l’annata successiva 2022.